Il cuore ha ragioni che la ragione non conosce (Blaise Pascal, pensieri)

Come indubbiamente ricorderà chi mi legge, e ha avuto modo di incontrarmi, la musica popolare brasiliana è una mia passione da quando (avevo 15 anni), in una trasmissione Rai (bianco e nero, intorno alla fine degli anni ’50) apparve un certo Joào Gilberto, quello che inventò la bossanova….ed io fui folgorato sulla via di Bahia.

Stamattina mi è tornata in mente una canzone cantata dal suddetto ( Aos pes da cruz), in cui inopinatamente compare la frase ” o coraçào tem razoes que a propria razào disconheçe”, cioè il titolo di questo articolo ( ma molto più suggestivo e melodico di quanto almeno a me appaia la traduzione italiana, o anche l’originale francese).

Appunto, pensavo ad una esperienza ed un incontro recente con una persona che si è innamorata, di nuovo, ma non si tratta di una persona giovane e quindi “innocente e magari poco esperta nelle cose d’amore”, bensì di una persona d’età ed esperienza.

E di chi? di un’altra, anch’essa di età ed esperienza, ma di radici e tradizioni culturali ed esperienze amorose vissute con stili e manifestazioni e simboli totalmente diversi, non convergenti, anzi, quasi considerate estranee alle proprie.

Ma, il cuore ha ragioni che la ragione non conosce, e si è innamorata lo stesso.

L‘innamoramento parte, secondo me, da esigenze prevalentemente narcisistiche: in altre parole, ci innamoriamo non dell’altra persona, ma della descrizione che l’altra persona fa di noi;  la narrazione che l’altro ci fa di noi ci trascina, colpisce, entusiasma, commuove, per cui non riusciamo a farne a meno, e sentiamo l’esigenza di rivedere quella persona, di starle vicino e di continuare a farci raccontare di quel “me stesso” in quel modo, con quelle parole, quei gesti, quei toni.

Cosa c’entra questo con la ragione? Intendo, con la logica, con l’esperienza di vita, con la storia che abbiamo? A volte tanto, a volte poco o niente; sta di fatto che le ragioni del cuore, spesso ignorate, premono.

Diventano necessità che emergono quando incontriamo un partner che “ci narra di noi in un certo modo”.  Ne abbiamo paura, spesso, ma la necessità ci porta ad andare oltre, e perciò accettiamo il rischio di soffrire ed essere delusi.

Chiudo citando i versi di una canzone più recente (O amor quando acontece – l’amore quando succede- di Joào Bosco) che come capita nelle canzoni o nelle poesie, riesce a sintetizzare l’esperienza:

“O amor mi pegou, p’ra valer…  passa o tempo, a marè, vendaval sobre o mar azul… quantas vezes chorei, quase desesperei, e jurei nunca mais seus carinhos…O amor quando acontece, a gente esquece logo  que sofreu um dia, ilusào…mas quem mandou chegar taò perto se era sempre um outro ingano…” (L’amore mi ha preso per davvero…passa il tempo, la marea, è una tempesta sull’azzurro mare…quante volte ho pianto, mi son quasi disperato, ho giurato mai più le sue carezze…Quando l’amore ti prende ti dimentichi in fretta di quello che hai sofferto, illusione…chi te l’ha fatto fare ad avvicinarti così,sapevi che sarebbe stato un altro inganno…)

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