La vita è l’arte dell’incontro, nonostante abbiamo tanti disincontri in questa vita…. parole che fanno pensare, contenute nella canzone “Samba da bençào ” di Vinicius de Moraes, uno dei maggiori musicisti e poeti del Brasile del secolo scorso, noto in tutto il pianeta.
Vale la pena di sentirla, su you tube, questa canzone, perché contiene ritmo, e perle di musica e saggezza, che di questi tempi possono servire a consolarci da situazioni ed eventi che non trascinano certo il buonumore.
Le prime parole sono “E’ melhor ser alegre que ser triste, a alegria è a melhor coisa que existe, è assim como a luz no coraçào…” la traduzione non serve,
L’affermazione che la vita è l’arte dell’incontro può lasciare un po’ spiazzati, credo che le persone raramente prendano atto di questo; e tuttavia la vita nasce per mezzo di un incontro (ravvicinato, del IV tipo, per così dire), e continua e si fa avanti ogni giorno, tramite gli incontri che facciamo, che ci costruiscono e decostruiscono, perché la identità personale , le idee, i valori, la cultura, l’esperienza, ce le formiamo e le cambiamo in base agli incontri.
Con chi e cosa? Mi viene da dire, con qualunque chi (persone ed altri esseri viventi), e con qualunque cosa (una canzone, una lettura, un paesaggio, un quadro, e qualsiasi altra forma di arte).
Per mestiere, non meno che per curiosità, a me è capitata la ventura (nonché l’avventura) di aver incontrato e continuare a farlo, migliaia (letteralmente) di persone. Che avevano necessità e desiderio di raccontarmi le loro storie.
E questa avventura mi ha convinto da molti decenni che la vita è l’arte dell’incontro, tanto più quando, decenni fa ho ascoltato le parole nella canzone.
Incontrarsi, senza pregiudizi o altre forme di classificazione preventiva, senza far finta di sapere come è l’altro, ma tentando nel più breve tempo possibile di costruire una relazione fluida, che ci permetta di condividere, fidarci, e scambiare idee, opinioni, emozioni, questo vale, questo è umano.
Questo ci aiuta a crescere, diventare più saggi, demistificare le paure, lasciare che la curiosità di ogni situazione prenda il sopravvento, continuare ad esplorare noi stessi, gli altri, il mondo.
Que mais? direbbe Vinicius